UNA VELA CONTRO L'INQUINAMENTO 2010-2011 30-10-2010 Tre studiosi dell’Università di Padova a dicembre nel paradiso naturale di Exuma sulla barca a vela dello scrittore ambientalista Alfredo Giacon Bahamas contaminate dalla marea nera? In partenza la prima missione europea In barca a vela al largo del Golfo del Messico per monitorare la marea nera. E’ uno dei programmi che l’eco- scrittore padovano Alfredo Giacon si prefigge di attuare nella sua missione caraibica di 6 mesi, in partenza a inizio dicembre. Per farlo sarà accompagnato dalla moglie Nicoletta Siviero e dalla cagnetta Trudy, che da sempre è la mascotte della coppia di velisti in giro per il mondo: dalle Galapagos al Polo Nord, dai parchi marini dell’Oceano Indiano al Golfo di Aden, dalla Penisola di Malacca alla Polinesia. “Ho deciso questo viaggio che da Washington ci porterà via fiume in Georgia e di lì sotto costa fino alle Bahamas, perché nessuno ha ancora verificato se il paradiso naturale delle Exuma, arcipelago di 365 atolli popolati solo di iguana e uccelli marini, è stato lambito dal petrolio fuoriuscito dalla piattaforma BP. Questo che è il più bel parco marino delle Bahamas, già location di “007 Operazione tuono”, presenta fondali di tre metri ottimi per il mio due alberi Jancris da 17 metri, che pesca 2,50”. Per la missione ecologica sponsorizzata da Comune, Provincia e Università di Padova più alcune aziende legate a energia e pannelli solari, Alfredo Giacon ospiterà per due settimane due professori dell’Istituto di Biologia marina dell’ateneo padovano e un laureando: saranno loro ad effettuare i rilievi, a verificare l’eventuale surriscaldamento e i livelli di innalzamento delle acque, a studiare le biodiversità locali. “Non saranno indagini di poco conto, se è vero- spiega lo scrittore padovano- che il più antico essere vivente della terra, la barriera corallina australiana, è a rischio di morte se la temperatura del mare salirà di un grado”. Un altro obiettivo della missione ha una valenza più italiana: “Percorrere mille km da Washington alla Georgia lungo il canale Intracoastal Wather Way così come fanno migliaia di imbarcazioni da diporto e commerciali, significa dimostrare in casa nostra che ridurre il traffico su gomma e l’inquinamento dei tir è possibile usando i nostri fiumi e le idrovie esistenti, come la Venezia- Padova, i cui lavori sono stati abbandonati dopo 50 anni di discussioni e tante infrastrutture realizzate. Negli Usa dal dopoguerra le idrovie sono state attivate, come in Francia o Germania; perchè in Italia non è possibile?” La missione Jancris toccherà 7 Stati (Columbia, Virginia, North Carolina, South Carolina, Georgia, Florida, Bahamas) e sarà la prima ad effettuare un’indagine scientifico- ambientalista lungo le coste della Florida e la prima a livello europeo a studiare il parco delle Exuma. “Per noi sarà anche un modo per comunicare con la gente del posto, cogliere sensazioni, capire cosa sta cambiando nel clima e nel rapporto con l’ambiente”, dice il velista. Alfredo Giacon, imprenditore pentito Giacon oggi è giornalista, scrittore, velista ecologista. Ieri era un imprenditore calzaturiero della Riviera del Brenta. Accortosi di dedicare al lavoro la sua esistenza, nel 1993 decise di cambiar rotta: vendette attività e casa per trasferirsi con la moglie, armi e bagagli, su una barca a vela, allargando così gli orizzonti, sposando il proprio spirito naturalista e vivendo finalmente a contatto con il mondo. Da allora sono iniziati i grandi viaggi e le collaborazioni giornalistiche a riviste come Dove, Gulliver, Donna Moderna, Vela a motore, Bolina. Iscritto nel 2000 all’Ordine dei giornalisti, Alfredo Giacon ha pubblicato per Mursia quattro libri: Oltre l’orizzonte (2001), Magico Egeo (2004), Magica Turchia (2006, tradotto in inglese nel 2008), L’uomo che parlava con i delfini (2009) e uno con Il Frangente: Il mio cane in barca. L’11 settembre 2007, dopo quasi 3 anni e 20.000 miglia di navigazione dalla Turchia agli Stati Uniti via Brasile, Caraibi, Centro America, Alfredo e Nicoletta furono accolti calorosamente dalle autorità e dal console generale d'Italia nel porto di Boston, città gemellata con Padova: l’impresa valse a Jancris l’appellativo di “ambasciata galleggiante di Padova”. Nel 2008, anno internazionale polare, Jancris fece rotta verso i ghiacci del Canada. Questo viaggio di 8 mesi ebbe lo scopo di verificare gli effetti del surriscaldamento nelle zone polari. Quand’è in terraferma Alfredo Giacon svolge un’opera di sensibilizzazione sull'importanza di cambiare stili di vita senza per questo incidere negativamente sulla qualità della propria esistenza, nel rispetto del pianeta che ci ospita. “Nei miei viaggi ho tutti i comfort e sono supportato dalla più moderna tecnologia; il bello è che con questo modello di vita entro autenticamente in contatto con l’ambiente e con le persone. Al ritorno sono arricchito dentro e non posso che riscontrare quanto in Italia si sia rimasti fermi”. Note tecniche della missione 2010 Volo da Milano l’8 novembre 2010 per raggiungere (il giorno del compleanno di Alfredo Giacon) il molo di Washington dov’è ormeggiata Jancris. Venti giorni necessari per armarla e predisporla al viaggio che inizierà ai primi di dicembre 2010. Durante il viaggio di andata la barca discenderà a motore il canale Intracoastal Wather Way fino alla Georgia, poi proseguirà a vela sotto costa fino a Miami sempre contro corrente (la forte corrente del Golfo), e di lì a Nassau capitale delle Bahamas. A Nassau imbarcherà i professori dell’Università di Padova e inizierà il percorso tra gli atolli. A missione compiuta, viaggio a ritroso. Le comunicazioni Durante il tragitto la barca sarà costantemente in contatto con l’Italia grazie al telefono satellitare Iridium e ai telefoni cellulari, più a Internet e Skype. Giacon ricorda che negli Usa generalmente le reti Wireless private non vengono protette, consentendo così a tutti di collegarsi gratis. La barca è dotata di un’antenna di 60 cm. posta a 3 metri d’altezza, capace di ricevere il segnale Wireless fino a 5 km di distanza. Durante la navigazione verranno fatti foto e filmati con telecamera digitale per una diffusione settimanale nel sito www.alfredogiacon.com . Ufficio stampa: Roberto Brumat 347 3020664 www.robertobrumat.it |
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